PICCOLE DONNE DETTANO I TREND DA COPIARE.

Il 9 gennaio è uscito sul grande schermo Piccole Donne della regista Greta Gerwig, settimo adattamento del romanzo scritto 150 anni fa da Louisa May Alcott, uno dei libri più amati della letteratura e che si presta ad essere oggi uno dei momenti fashion più memorabili dell’anno.
Le sorelle March non impartiscono solo dritte esistenziali, lezioni di stile e bon ton, ma si rivelano inaspettatamente anche moderne fashion influencers.
Negli abiti indossati da Jo, Meg, Beth e Amy si riconosce infatti il sapore di quella tendenza boho chic che ha imperversato sulle passerelle e on the road, fatta di vestiti accollati, lunghi e pudichi ma assolutamente wannahave. E ancora gonne a ruota, camicette in cotone, stivaletti stringati, nuance pastello e tantissimi fiori.
Già dalla scorsa primavera le ricerche on line di capi prairie dress, ovvero i vestiti a maniche lunghe e gonna a ruota tipici della seconda metà del XIX secolo, avevano registrato un aumento del 38%, seguiti da un’impennata a dir poco incredibile degli acquisti.


MA COSA SIGNIFICA BOHO CHIC?
Boho è la contrazione di bohemien e sintetizza ispirazioni e stili di diverse epoche, dall’anticonformismo degli artisti del XIX secolo, allo stile hippie degli anni ’70, tutto condito da un tocco di puro romanticismo. Lo stile nomade farà tendenza anche nella prossima stagione primavera-estate 2020 e sarà il beauty look delle spose più edoniste, che amano la leggerezza delle forme e dei tessuti e una semplicità mai lasciata al caso.
Elementi di questo stile racchiudono gonne svolazzanti, gilet, tuniche ricamate, giacche tagliate, stivali cowboy, cardigan larghi, bracciali rigidi sovrapposti, amuleti e rafia.


LO STILE BOHO CHIC.
Molti i brand che lo hanno tradotto nelle loro creazioni: ci sono le tuniche ricamate di Saint Laurent; il lungo e drappeggiato Sari di Atlein che con le arricciature richiama lo stile degli abiti Indiani; le tute a palloncino, salopette di jeans, bluse realizzate all’uncinetto e gilet floreali di Isabel Marant; gonne a ruota impreziosite da balze in soffice tulle, fiocchi di velluto, maniche a sbuffo e linee a trapezio per Molly Goddard, che disegna una donna neoromantica, dolce e ingenua ma che sa il fatto suo.
E poi ancora gli accessori: sandali alla schiava con i profili disegnati da micro borchie dorate; stivaletti da squaw in suede con le frange; secchielli e mini bag; collane con simboli magici, esoterici o religiosi; orecchini tassativamente maxi, preferibilmente a cerchio e decorati con pietre multi color come quelli di Aurelie Bidermann e di Marco Bicego; occhiali a lenti tonde e colorate, cappelli di paglia e cinture con le fibbie intarsiate e applicazioni metalliche.


BOHO HAIRSTYLE
E i capelli? Sicuramente sciolti, anche se questa non è l’unica opzione. Sì a chignon morbidi e destrutturati, con ciocche che ricadono ai lati del viso e a trecce e treccine, vere espressioni dello stile hippie chic.


La moda reinventa sempre se stessa e anche gli outfit ottocenteschi delle sorelle March diventano contemporanei e squisitamente social, tanto da porsi in assoluta antitesi all’athleisure e allo streetwear.